mercoledì 13 ottobre 2010
Teppisti – Calcio 1 : 0
La partita è stata persa,la partita non è mai iniziata. Ieri avevo voglia di vedere una partita di calcio e no quello che c’è stato. Quando politica ed ideologie si mischiano al calcio non è mai un bene. Ieri ne è stata la dimostrazione. Un centinaio di teppisti che mettono a ferro e fuoco uno stadio trasformandolo in un campo di battaglia armati di fumogeni e bombe carta ( come sono entrate nello stadio?). La polizia inerme,messa li davanti a loro senza potere, a farsi prendere in giro da chi di “tifoso” ha ben poco. Poliziotti che si guardano un faccia l’uno con l’altro e negli occhi paura. Avevano paura e si vedeva. Non avevano paura di affrontarli,ma avevano paura delle conseguenze. Affrontare un centinaio di teppisti mischiati tra 2.000 persone non è una cosa facile. Si parla sempre di isolare questi episodi da parte di chi ieri era in quella curva e non aveva niente a che fare con questi delinquenti. Non è facile. Non so quanti di voi se ieri erano in quella curva per vedere la partita e no per fare politica e teppismo avrebbe avuto il coraggio di andare vicino all’ ”uomo nero” per dirgli di smetterla. Ha fatto ridere l’Uefa. ’Uefa che ha fatto di tutto per farla giocare ad ogni costo questa partita quando non c’erano più i presupposti. Gli interessi prevalgono su tutto. La partita doveva essere sospesa subito,era l’unico soluzione. Il teppismo ha vinto. Non volevano far giocare la partita e ci sono riusciti. Ma il loro intento non era solo quello. Volevano fare violenza e l’hanno fatta. Hanno aggredito il portiere della propria squadra, hanno provocato danni alla città. Il bilancio della serata è stato di 16 feriti (di cui due carabinieri) e 17 arrestati. Non c’è scappato il morto questa volta,per fortuna. Hanno rovinato una festa per la città di Genova, hanno rovinato una serata in ricordo dei soldati italiani morti in Afghanistan. Complimenti. Vergogna!
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