La Lega Nord finisce sul "El Pais": altra pessima figura all'estero.

In un periodo in cui dobbiamo recuperare credibilità all'estero non ci facciamo mancare proprio niente. Bergamo si è candidata come capitale europea della cultura per il 2019 e El Pais la cita in un suo articolo come esempio del razzismo leghista. Più che la cultura viene fuori quel razzismo in salsa leghista divenuto ormai il biglietto da visita della città. Nel mirino del giornale spagnolo è finito il discorso, tenuto lo scorso 30 dicembre, di Umberto Bossi durante la Bérghem Frecc di Albino. Manifestazione in cui l'hanno fatta da padrone slogan di indipendenza e secessione: "noi vogliamo la Padania, con le buone o con le cattive" è stato il letmotiv della manifestazione. L'articolo prende di mira anche il sindaco di Bergamo, Franco Tenorio, responsabile della norma "anti-kebab" che impedisce l'apertura di ristoranti etnici nel centro storico di Città Alta, e riporta anche il caso del comune di Alzano Lombardo dove solo le giovanni coppie italiane possono accedere alle agevolazioni per la prima casa.

C'è da dire però che l'articolo del quotidiano spagnolo contiene alcune imprecisioni: la cosiddetta norma "anti-kebab" si tratta in realtà di una direttiva regionale che permette ai comuni lombardi di mettere limitazioni sull'apertura di locali "in zone di valore storico e artistico di pregio" per proteggere "l'ambiente originario quale testimonianza della cultura locale". Mentre per ciò che riguarda Alzano Lombardo già da qualche anno è stato inserito il requisito di residenza da almeno dieci anni in Italia al posto del requisito di cittadinanza.

Dettagli non di poco conto che vanno a macchinare in primo luogo una città e una nazione intera. La Lega non ama L'Italia, non ama il suo "territorio", macchia il paese (insieme ad altre correnti politiche) di razzismo.