"Vada a bordo!": la T-shirt della (Dis)Concordia

Italiani popolo di Santi, Poeti e Navigatori (Ehm..) , pardon, volevo dire "di imprenditori"..

Mentre sul web e nel mondo impazza la sconcertante telefonata tra il comandate della Costa Concordia Francesco Schettino e il capitano della Capitaneria di Porto Gregorio De Falco, che lo intimava a ritornare sulla nave, c'è chi ha pensato bene a come guadagnare sulla tragedia. Passano poche ore e in rete già è in vendita la t-shirt evento. Prezzo popolare, 12,90 euro.

T-shirt che riporta la scritta "Vada a bordo, cazzo!", frase estrapolata dal colloquio telefonico tra i due ufficiali. Un ordine che segna la nullità di un Comandante che in una situazione del genere dovrebbe coordinare i soccorsi. Il "Vada a bordo, cazzo!" si appresta a sostituire il "Dai Cazzo!" dei Soliti Idioti, sta già diventando un fenomeno viral, basta vedere la moltitudine di link su Facebook e i Tweet su Twitter che riportano questa frase.

"Sono le parole che a ognuno di noi, almeno una volta nella vita, è capitato di voler urlare in faccia a qualcuno. E che mai come ora, in un Paese e in un’Europa che sembrano andare alla deriva senza una guida certa, diventano d’attualità. 

«Vada a bordo, cazzo!» è un comandamento da sputare in faccia a chi non paga le tasse, a chi si fa offrire le vacanze e le case a sua insaputa. A chi preferisce il cinismo alla solidarietà. La furbizia all’onestà. 

È un messaggio da manifestare con orgoglio. Per dimostrare quanto sia possibile essere diversi. Nella semplicità della vita quotidiana. Dove, anche la normalità del proprio dovere, può diventare uno stimolo eccezionale. Allora «Vada a bordo, cazzo!». Io lo manifesto. Io la indosso."

Questa è la descrizione che accompagna la promozione di vendita. Sarà veramente così? Io vedo tutto ciò semplicemente come un macabro marketing.