Il 19 gennaio l'onorevole Giovanni Fava, della Lega Nord, ha presentato un emendamento alla legge comunitaria del 2011 che nel proprio contenuto imita e peggiora il disegno legge statunitense del SOPA e va oltre al disegno legge presentato nel mese di settembre del 2011, il quale prevedeva che "chiunque potrà richiedere la censura di contenuti illegali e non vi sarà bisogno di coinvolgere la magistratura".
Secondo la legge Fava "chiunque possa chiedere a un fornitore di servizi hosting di rimuovere qualsivoglia contenuto pubblicato online da un utente sulla base del semplice sospetto, non accertato da alcuna Autorità giudiziaria nè amministrativa, che si tratti di un contenuto che viola i propri diritti d'autore e che, qualora il provider non ottemperi alla richiesta, possa essere ritenuto responsabile."
In questo modo chiunque può richiedere la rimozione di un contenuto che a suo parere viola le normative sul copyright. In questo caso il provider è messo di fronte ad una scelta: assecondare la richiesta oppure assumersi la responsabilità del file. Quale sia la scelta del provider è scontata.
"I fornitori di servizi online che mettano a disposizione del
destinatario strumenti o servizi ulteriori, in particolare di
carattere organizzativo o promozionale, ovvero adotta modalità di
presentazione delle informazioni non necessarie ai fini
dell'espletamento dei servizi oggetto del presente decreto, che sono
idonei ad agevolare o a promuovere la messa in commercio di prodotti o
di servizi a opera del destinatario del servizio siano essi stessi
corresponsabili delle violazioni commesse dai clienti."
Anche la pubblicità di servizi che potrebbero essere utilizzati illegalmente rischia.
Tutto ciò è peggio del SOPA dove l'ordine di rimozione di un contenuto pubblicato è emesso da un'Autorità Giudiziaria "competente".
La legge FAVA è una forma di privatizzazione del giustizia, la rimozione dipende da un singolo e no da un giudice.
Una vera e propria minaccia per la libertà d'espressione sul web per ciò che riguarda l'Italia.
Sembra di essere in Cina.
Nessun commento:
Posta un commento